07/12/2022 – Incontro al MIM sulla legge di bilancio. Il Governo non investe nella Scuola pubblica.

Ieri 6 dicembre si è svolto presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito un incontro tra le Organizzazioni sindacali rappresentative del Comparto Istruzione e Ricerca ed il Capo di Gabinetto del Ministero, Dott. Recinto, sulla legge di bilancio per il 2023. L’incontro è stata l’occasione per segnalare tutte le insufficienze di una legge che stanzia pochissime risorse soprattutto per il rinnovo del CCNL 2022-2024.

In apertura dell’incontro il Capo di Gabinetto ha invitato le Organizzazioni sindacali ad esprimere le loro osservazioni e proposte sulla legge di bilancio in discussione al Parlamento.

Lo Snals-Confsal, rappresentato dal Segretario Generale Elvira Serafini, ha elencato tutte le criticità presenti negli articoli dedicati al settore istruzione.

Con l’art. 98 del DdL di Bilancio vengono ad esempio fornite indicazioni per la definizione delle modalità di inserimento delle discipline STEM in tutto il sistema scolastico italiano, compreso il segmento 0-6. Tali previsioni sono, però, introdotte ad invarianza di spesa e, quindi, non risulta possibile prevedere alcuna formazione per i docenti. Manca, in pratica, una seria politica di investimento nel settore STEM che incentivi l’accesso delle studentesse e degli studenti ai percorsi delle Università e degli istituti tecnici superiori nei quali si insegnano queste discipline.

Con l’art 99 viene prevista una nuova organizzazione della rete scolastica, ma l’esigenza di una sua ottimale riorganizzazione, anche al fine di azzerare l’istituto delle reggenze dei dirigenti scolastici e dei dsga, non sembra tutelare il numero complessivo delle autonomie.

Con l’art 101 vengono poi introdotte misure in materia di Università per il potenziamento degli organici e l’incremento delle borse di studio, che discendono direttamente da finanziamenti del PNRR, senza alcuna visione strategica per settori importanti quali quelli dell’Università e della Ricerca. Per quest’ultima è assente qualsiasi previsione normativa per la valorizzazione degli Enti di ricerca non vigilati dal MUR.

Con l’art 153 si perpetuano gli incarichi ispettivi temporanei e vengono rinviati i termini per bandire il concorso a dirigente tecnico. Se, come si afferma, si crede nel Merito, l’attenzione del Governo dovrebbe essere rivolta soprattutto a coloro che rappresentano una parte importante del sistema di valutazione, ossia ai dirigenti tecnici, da reclutare con procedure pubbliche selettive e trasparenti.

Al termine dell’incontro abbiamo chiesto per la manovra economica del 2023 un totale cambio di rotta affinché vi siano in essa tutte le misure idonee a superare le attuali criticità del Comparto istruzione e ricerca e le risorse necessarie per il rinnovo del CCNL 2022-2024.