10/08/2022 – Il docente esperto –

E’ stato pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 185 del 9 agosto 2022, il decreto legge n. 115 – cd “Aiuti bis” – recante Misure urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali.

Con l’art. 38 è stata introdotta una nuova figura, il cosiddetto “docente esperto”, su cui il segretario generale dello Snals si è già espresso:

“Il Governo Draghi, in carica per gli affari correnti, con il DL Aiuti bis ha ritenuto che la figura del docente esperto fosse un’emergenza nazionale. Una misura che riguarda poche migliaia di docenti che potranno beneficiare di un compenso aggiuntivo dopo molti anni e attraverso una procedura molto selettiva”.
“Lo Snals Confsal ritiene che la vera emergenza del personale della scuola sia il rinnovo del contratto nazionale di lavoro, scaduto da quattro anni, al quale la misura contenuta del DL Aiuti bis di fatto sottrae altre risorse.”
“Si continua a strappare alla contrattazione una materia ad essa riservata, la retribuzione del personale della scuola”.

Nel dettaglio, ecco come viene delineato nel DL il “docente esperto”:

• Dall’a.s. 2032 – 2033 i docenti di ruolo che abbiano conseguito una valutazione positiva nel superamento di tre percorsi formativi consecutivi e non sovrapponibili accedono alla qualifica di docente esperto.

• Maturano così il diritto ad un assegno annuale ad personam di importo pari a 5.650 euro che si somma al trattamento stipendiale in godimento.
• La qualifica di docente esperto non comporta nuove o diverse funzioni oltre a quelle dell’insegnamento.

• Il numero di docenti esperti non può essere superiore a 8 mila unità per ciascuno degli anni 2032/2033, 2033/2034, 2034/2035 e 2035/2036.

• Il docente esperto è tenuto a rimanere nella istituzione scolastica per almeno il triennio successivo al conseguimento della qualifica.

• I criteri in base ai quali si selezionano i docenti cui riconoscere la qualifica di docente esperto sono rimessi alla contrattazione collettiva e le modalità di valutazione sono precisate in un regolamento.

• Nel caso in cui detto regolamento non sia emanato per l’a.s. 2023/2024 le modalità di valutazione sono definite transitoriamente con decreto del Ministro dell’istruzione da adottarsi di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.