23/10/2021 – Pensioni, Snals: garantire uscita anticipata a 62 anni per tutti e senza penalizzazioni. Servono risorse del PNRR

Riportiamo il testo integrale dell’intervista rilasciata dal Segretario Generale SNALS, Elvira Serafini, al portale Orizzonte Scuola.

“In vista del termine di una delle possibilità di uscita anticipata con 62 anni di età e 38 di contributi, concessa fino al 31 dicembre 2021 dall’opzione voluta dalla Lega e introdotta dell’ex governo Conte 1, si rende necessario aprire un tavolo di confronto tra governo e sindacati per individuare risorse e soluzioni al vuoto normativo che emergerà dopo la scadenza della cosiddetta “quota 100”. Ad affermarlo Elvira Serafini, segretario generale del sindacato Snals.

“Con l’approvazione del Documento Programmatico di Bilancio vengono stanziati 2 miliardi di euro per la riforma delle pensioni che non ci sembrano sufficienti nemmeno a garantire l’uscita anticipata dal lavoro alle categorie del personale della scuola individuate dalla commissione di studio istituita per la ridefinizione dei lavori gravosi”, prosegue.

“Lo SNALS-Confsal continua a ritenere che le risorse messe a disposizione dal PNRR e quelle che saranno messe a disposizione dalla legge di bilancio debbano servire senz’altro agli investimenti strategici nei vari settori della vita economica e sociale, ma nell’ottica della giusta valorizzazione di tutto il personale della scuola e delle tutele che scaturiscono dai nuovi compiti ad esso affidati e delle connesse nuove responsabilità.

Nello stesso tempo lo SNALS-Confsal considera urgente estendere a tutto il personale della scuola i benefici pensionistici previsti per i lavoratori che svolgono mansioni gravose, anche in relazione alle mutate condizioni di svolgimento del lavoro nelle scuole, sempre più esposti a stress derivanti dall’uso delle nuove tecnologie e dal particolare contesto di funzionamento, aggravato anche dall’emergenza sanitaria. Per lo SNALS-Confsal resta quindi prioritario l’obiettivo di garantire l’uscita anticipata dal lavoro a 62 anni per tutti e senza penalizzazioni”, conclude Serafini.

Fonte: OrizzonteScuola