17/04/2019 – AGGIORNAMENTO GAE Bando entro aprile. Scadenza domande nella seconda meta di maggio.

A seguito di incontro al MIUR ecco alcune anticipazioni – da confermare, ovviamente-:

– entro il mese di aprile uscirà il bando per la presentazione delle domande di permanenza e/o aggiornamento del punteggio nelle GAE;

– scadenza delle domande: seconda metà del mese di maggio;

-relativamente al Mod. B ancora non si conosce la data di presentazione;

– possibile il reinserimento in graduatoria di tutti coloro che non presentarono domanda di permanenza e/o aggiornamento nelle GAE nelle pregresse procedure. Resta inteso che coloro che non presenteranno domanda di permanenza e/o aggiornamento del punteggio, saranno depennati per il triennio di validità della procedura, per poi potersi reinserire in quella successiva;

-possibile cambiare provincia indicando anche quelle province in cui le GAE sono esaurite, seguendo un recente parere del Consiglio di Stato;

-valutazione servizio sezioni primavera docenti scuola dell’infanzia e primaria;

-aggiornamento graduatorie di istituto. In contemporanea si aggiorneranno anche le graduatorie di istituto di I fascia.

Tra le criticità evidenziamo:

  • in forza di quanto disposto dalle Adunanze Plenarie del Consiglio di Stato del 20 dicembre 2017 n. 11 e del 27 febbraio 2019 n. 5, i docenti in possesso di diploma magistrale destinatari di sentenze di merito sfavorevoli, non potranno presentare istanza di aggiornamento e questo avviene in assenza di un pronunciamento definitivo della Cassazione;
  • irrisolta la criticità dello stato di disoccupazione per i docenti che hanno in corso un contratto al 31/8;
  • la durata breve del periodo di presentazione delle domande che sarà inferiore ai 30 giorni canonici.

Ø  Lo Snals-Confsal, insieme alle altre OO.SS., ha chiesto la predisposizione di una nuova tempistica in grado di generare le GAE nella versione definitiva entro il 31 agosto.

Ø  Lo Snals-Confsal ha fatto presente ancora una volta la necessità di inserire a sistema le domande di pensione inerenti la Quota 100 in quelle province dove le stesse sono già state lavorate. Questo al fine di rendere disponibili i relativi posti per la mobilità 2019/2020.