Rimodulazione programmazione didattica a distanza

Rimodulazione programmazione didattica a distanza

DOMANDA:
In relazione all’Oggetto e alla “Richiesta di Rimodulazione della Programmazione a seguito dell’introduzione della Didattica a Distanza”, pervenutami via mail in data odierna con Comunicato del Dirigente Scolastico dell’Istituto in cui presto servizio —0MISSIS— con la quale viene chiesto di provvedere all’invio di quanto suddetto entro il 3 aprile 2020, chiedo gentilmente un Vs. parere a tale riguardo ed in particolare se la richiesta debba essere considerata un atto dovuto, nonché di esprimerVi riguardo alla tempistica. (lettera firmata)

RISPOSTA:

Il parere dello Snals.

– Quando e dove si può rimodulare la progettazione.

La Rimodulazione della Programmazione a seguito dell’introduzione della Didattica a Distanza è una necessità, un’esigenza dei docenti che viene discussa e approvata nei consigli di classe.

Non può essere una richiesta della dirigenza avanzata, peraltro, a seguito di un “suggerimento” contenuto in una nota dipartimentale del ministero (Affinché le attività finora svolte non diventino – nella diversità che caratterizza l’autonomia scolastica e la libertà di insegnamento – esperienze scollegate le une dalle altre, appare opportuno suggerire di riesaminare le progettazioni definite nel corso delle sedute dei consigli di classe e dei dipartimenti di inizio d’anno, al fine di rimodulare gli obiettivi formativi sulla base delle nuove attuali esigenze – Nota dipartimentale n. 388 del 17 marzo 2020-)

Lo stesso ministero, pur esorbitando dalle sue prerogative, si è limitato a suggerire la rimodulazione della programmazione, là dove la dirigente “impone” la rimodulazione ad ogni docente, invia tabelle da compilare e ne ordina la restituzione entro una data perentoria (il 3 aprile).

Non c’è alcun obbligo da parte del docente. Né può farlo da solo, senza poter interagire con i colleghi. E comunque della cosa se ne discute in cdc , lo stesso organo dove le progettazioni erano state definite nel corso delle sedute dei consigli di classe e dei dipartimenti di inizio d’anno.

– I tempi della rimodulazione

Dovrebbe servire a “rimodulare gli obiettivi formativi sulla base delle nuove attuali esigenze“.

La scuola chiede di farlo entro il 3 aprile. E’ assolutamente incongruo se solo si pensa che tutte le disposizioni di sospensione delle attività hanno efficacia fino al 3 aprile (DPCM del 22.3.2020, art. 2).

Si “teme” che questa condizione possa continuare ma i tempi lunghi delle decisioni del Governo non sono una nostra responsabilità. Però fino a quando non ci sarà un nuovo provvedimento il 4 aprile si dovrebbe rientrare a scuola. E se non il 4 aprile, quando? Serve rimodulare adesso gli obiettivi senza avere un orizzonte temporale? Lo si potrà fare al rientro, nell’organo a ciò deputato, se i docenti la riterranno necessario.

Si potrebbe anche pensare di continuare a lavorare con la didattica a distanza – peraltro più impegnativa e meno efficace della didattica in presenza – e poi verificare se gli obiettivi sono stati raggiunti e/o quali sono stati gli ostacoli.

Così come richiesta la rimodulazione appare essere un inutile sovraccarico di lavoro e di stress.

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