30/12/2021 – No ai botti di capodanno!
Per il secondo anno consecutivo celebreremo il Capodanno facendo i conti con le restrizioni dettate dall’emergenza Covid-19 e, nonostante si godrà di maggior libertà rispetto al 2020, saranno comunque vietati gli eventi e le feste di piazza per evitare pericolosi assembramenti. Questa decisione determinerà un probabile calo dell’utilizzo di fuochi d’artificio e petardi ma, come abbiamo potuto constatare lo scorso anno, non significa che questi non verranno esplosi da cortili, giardini, balconi e terrazzi di case private.
Sono sempre di più i comuni che emanano ordinanze anti-botti, a testimonianza di una crescente sensibilità e consapevolezza circa i gravissimi danni che possono causare a persone, animali e ambiente, ma tali provvedimenti sono spesso tardivi e inefficaci dal punto di vista giuridico, oltre a non essere seguiti dai necessari controlli per verificarne l’applicazione.
Per cani e gatti
Come ogni anno, Lav (Lega anti vivisezione) invita a diffondere alcuni semplici consigli per contribuire a mantenere sereni i cani e i gatti che non temono particolarmente i rumori forti.
Pianifica una gita fuori porta: se possibile, trascorri il Capodanno insieme al tuo compagno a quattro zampe in un luogo lontano dai centri urbani e dal rumore di botti e petardi.
Consulta con anticipo un veterinario comportamentalista, ti aiuterà ad individuare soluzioni idonee a evitare o ridurre il senso di paura o di panico dell’animale. Evitare le soluzioni fai-da-te somministrando tranquillanti senza il parere del veterinario.
Dota il tuo animale domestico di microchip o di medaglietta recante un recapito telefonico: collari e pettorine possono allentarsi o usurarsi con l’uso quotidiano, verifica bene la loro integrità. Se il tuo cane è particolarmente timoroso, usa una pettorina antifuga, si rivelerà preziosa in caso di rumori improvvisi. Il microchip è uno degli strumenti più efficaci che abbiamo per riportare il nostro amico a casa! Assicurati che sia leggibile e le informazioni aggiornate. Puoi verificare con il tuo veterinario.
Programma una lunga passeggiata diurna e un’uscita veloce all’imbrunire il 31 dicembre, prima che inizino i festeggiamenti. Tieni sempre il cane a guinzaglio, anche se abituato a stare libero, nei giorni “caldi”, evita le zone potenzialmente a rischio.
Non lasciare per nessun motivo gli animali incustoditi all’esterno, nemmeno se sono in gabbia, nemmeno su terrazzi e balconi o nel giardino recintato. I botti ed i bagliori di luce improvvisi possono avere un effetto devastante e portare l’animale a fuggire o a farsi del male nel tentativo di farlo. Non tenere cani legati a catena, potrebbero strangolarsi.
Crea una zona tranquilla e sicura per il tuo amico a 4 zampe, lascia che sia lui a decidere dove. Potrebbe essere vicino te oppure nella sua solita area di riposo, ma potrebbe anche essere nella vasca da bagno o nel seminterrato, a seconda della sua preferenza. Aiuta a rendere il posto che il tuo cane o gatto sceglie il più possibile tranquillo e confortevole, accendi un po’ di musica rilassante lasciando dei giochi interattivi con del cibo nascosto, da scoprire se e quando sarà pronto a mangiare. Chiudi bene le finestre e le imposte, anche i bagliori improvvisi possono spaventare gli animali.
Animali selvatici
Anche gli animali selvatici risentono fortemente gli effetti dei botti, tuttavia è più difficile rendersene conto, considerato che non vivono a stretto contatto con noi umani.
Possiamo cercare di limitare gli effetti successivi al disorientamento creato dal panico, che potrebbero determinare lo spostamento degli animali in zone a loro sconosciute: per facilitare il loro recupero post traumatico, favorendo anche il ricongiungimento delle famiglie disgregate dai botti, in particolare per quanto riguarda i volatili, possiamo lasciare a loro disposizione qualche ciotola di acqua fresca, dei semi. Per i piccoli mammiferi che vivono nei parchi urbani, come ad esempio i ricci, possiamo lasciare a loro disposizione, oltre all’acqua, anche una ciotola rifornita di crocchette di piccole dimensioni.
Infine, nel caso di animali selvatici feriti, è fondamentale chiedere immediatamente l’intervento del CRAS (Centro recupero animali selvatici) competente per territorio, rivolgendosi alla polizia provinciale oppure ai carabinieri forestali.
Fonte: Il Mattino