14/05/2020 – Due questioni importanti, tra le tante-
Il ritorno alle attività in presenza.
Il precariato.
Il punto di vista di Elvira Serafini, segretario generale dello Snals.
- Il ritorno alle attività in presenza potrà avvenire solo se saranno salvaguardate la salute e la sicurezza dei lavoratori, degli studenti e delle loro famiglie. Tutele che la categoria non sente siano assicurate a breve, rifiutando nettamente l’idea di svolgere gli esami di stato in presenza, come invece è orientato a fare il MI.
“Che la questione del ritorno ad un’attività in presenza sia complessa – ha commentato la Serafini- appare chiaro anche dal fatto che la scuola sia stata l’unica categoria ad essere consultata specificamente dal Comitato Tecnico Scientifico. Noi sosteniamo da tempo che gli esami di stato debbano essere svolti a distanza, come sta avvenendo per gli esami universitari, in mancanza di protocolli di sicurezza condivisi e concretamente attuabili”.
- Altra questione dirimente per l’avvio del prossimo anno scolastico è quella del precariato. Sono necessari ingenti investimenti per assicurare gruppi classe più piccoli, come richiedono le norme sul distanziamento sociale.
“In primo luogo sarà necessario un maggior numero di docenti – ha concluso il Segretario Generale – ma anche di collaboratori scolastici perché aumenteranno le esigenze di sorveglianza e assistenza. Serviranno presìdi sanitari all’interno delle singole istituzioni scolastiche e dirigenti scolastici che siano posti in grado di assumersi le enormi responsabilità legate ad una gestione così complessa. Quella che ci aspetta a settembre sarà una sfida molto complessa che richiederà come precondizione personale stabile. Se qualcuno pensa che sia possibile affrontarla utilizzando personale precario è completamente fuori strada”.