24/01/2020 – ATTIVITA SINDACALE – Le urgenze della Scuola.
Elvira Serafini, Segretario generale Snals, dopo il confronto con il ministro Azzolina, spiega a Orizzonte Scuola, quali sono le urgenze della scuola e le tempistiche per l’emanazione dei bandi di concorso attesi: Ci sono state date assicurazioni sulla rapida emanazione del bando per il concorso straordinario mentre sono previsti tempi più distesi per quello ordinario nella secondaria e nell’infanzia e primaria.
Da Orizzonte Scuola – di Ilenia Culurgioni – 24 Gen 2020 – 10:16
Elvira Serafini, Segretario generale Snals, dopo il confronto con il ministro Azzolina, spiega quali sono le urgenze della scuola e le tempistiche per l’emanazione dei bandi di concorso attesi.
Il 22 gennaio il primo incontro con il neo ministro dell’istruzione Lucia Azzolina. Quali sono stati i punti chiave?
L’incontro con il Ministro Azzolina ha avuto un carattere interlocutorio e ha fatto registrare l’impegno ad avviare nel più breve tempo possibile i tavoli tematici previsti nei verbali di conciliazione sottoscritti il 19 e 20 dicembre scorso per il Comparto Istruzione e ricerca e per l’area dirigenziale.
Quali sono le richieste dello Snals?
Riteniamo di assoluta importanza conoscere le intenzioni del Ministro e del Governo in ordine alla revisione del sistema di reclutamento e di abilitazione.
Le trattative per il rinnovo del CCNL potranno essere avviate solo dopo che saranno assicurate le risorse per intraprendere la strada del progressivo allineamento degli stipendi del personale del Comparto ai livelli medi europei.
La mobilità del personale della scuola deve garantire la deroga all’obbligo di permanenza nella sede di prima assegnazione dei neo immessi così come previsto dalle recenti previsioni legislative.
Sono molte in questo momento le urgenze della scuola: da dove si dovrebbe iniziare?
Bisogna bandire immediatamente il concorso straordinario nella scuola con adeguate garanzie di preventiva pubblicazione della banca dati da cui estrarre i test per la prova selettiva.
Anche i concorsi ordinari devono essere banditi al più presto così come previsto dal decreto recentemente approvato.
Per l’infanzia e la primaria già esiste il regolamento del relativo concorso e bisogna solo avviare le procedure di informazione e confronto sul bando ed in particolare sui titoli valutabili.
Diverse questioni erano rimaste aperte dopo l’intesa firmata il 19 dicembre con l’ex ministro Fioramonti. Si riparte da lì?
Pur essendo state trovate intese per la soluzione delle questioni già sottolineate, sono mancati i confronti tecnici e tematici che avrebbero consentito di porre le basi per decisioni operative condivise e necessarie per il futuro della scuola.
Resta poi la spinosa ed incredibile questione degli assistenti amministrativi facenti funzione di dsga che aspettano di essere immessi nei ruoli ordinari del profilo. Così come resta ancora non definita la previsione del concorso per i docenti di religione cattolica.
Dovrà essere pure trovata una soluzione per i docenti di ruolo dell’infanzia e della primaria e per i dottorati di ricerca ai quali dovrebbe essere garantita la possibilità di accedere al ruolo attraverso la procedura straordinaria laddove in possesso dei titoli di accesso alle classi di concorso richieste.
Si farà in tempo ad assumere i docenti a settembre? Quali tempistiche si prevedono per i bandi dei concorsi attesi?
Dipende dalla volontà del Governo e del Ministro. Ci sono state date assicurazioni sulla rapida emanazione del bando per il concorso straordinario mentre sono previsti tempi più distesi per quello ordinario nella secondaria e nell’infanzia e primaria. Siamo disponibili a tenere i necessari confronti in maniera intensiva e continua pur di garantire la copertura dei posti messi a concorso il 1 settembre.
Nell’ambito delle procedure per le supplenze andranno individuati meccanismi in grado di assicurare la copertura del maggior numero di posti in tempi celeri e con procedure veloci e trasparenti.
Per il V ciclo del TFA per il Sostegno bisogna dare urgenti rassicurazioni agli ITP privi di CFU, agli idonei del IV ciclo e determinare il maggior numero di posti possibile per rispondere alle esigenze degli alunni diversamente abili con personale adeguatamente formato e specializzato.