20/02/2025 – Il Governo e il Ministro Valditara ingannano i precari: respinti gli emendamenti ai decreti milleproroghe.

C’erano dubbi riguardo alle reali intenzioni del Governo e alla possibilità di un nuovo inganno da parte del Ministro Valditara, noto per le sue parole vuote, ed il rifiuto da parte del Senato di modifiche al decreto Milleproroghe offre ora una conferma chiara riguardo alla situazione del personale precario nel settore educativo.

Infatti, durante il passaggio del decreto legge, che tra poco verrà discusso dalla Camera dei Deputati, è prevedibile che il Governo sosterrà il provvedimento, deludendo tutte le aspettative generate dallo stesso Valditara e dall’ex Sen. Pittoni della Lega.

Pertanto, il Senato ha bocciato ogni proposta di modifica durante l’approvazione del provvedimento sul “decreto Milleproroghe”, in particolare:

Emendamento rifiutato: Il primo tentativo mirava al riconoscimento degli elenchi del concorso PNRR 1 e all’inclusione di chi aveva ottenuto o superato il punteggio minimo.

Le promesse fatte riguardo alla reintegrazione delle graduatorie di merito, all’inclusione degli idonei per le assunzioni previste dal PNRR e alle regole per garantire trasparenza e accesso alle posizioni nelle graduatorie, sono state per lo più ignorate.

Emendamento rifiutato: Il secondo emendamento rigettato riguardava il personale ATA precario. È stata negata la facoltà per le singole istituzioni di attivare contratti temporanei per il personale ATA. In particolare, si intendeva attingere dalle graduatorie di circolo e di istituto di terza fascia per fornire contratti annuali con termine al 30 giugno 2026 per lavori di collaboratore scolastico e amministrativo, come avvenuto in anni precedenti.

Come risposta a questa bocciatura, stiamo osservando una nuova diminuzione dei numeri del personale ATA per l’anno scolastico prossimo, con la conferma di una riduzione di 721 assistenti amministrativi e 242 collaboratori nelle scuole dove sono attualmente in servizio, i quali saranno trasferiti presso gli Uffici Scolastici Regionali. La questione più allarmante è che questo personale non potrà essere rimpiazzato con assunzioni temporanee.

In breve, mentre il Ministro Valditara riconosce le difficoltà che le scuole affrontano nella gestione amministrativa e nel controllo degli accessi, paradossalmente riduce il personale ATA e priva le istituzioni di risorse, spostandole agli uffici periferici del suo ministero. Così, ottiene due “encomiabili” risultati: da un lato diminuisce il numero di addetti e compromette le attività amministrative delle scuole, dall’altro evita di indire i concorsi necessari per i ruoli ministeriali periferici, cercando di mantenere in vita strutture ministeriali che necessitano invece di risorse professionali ben diverse.