03/05/2025 – Compenso per insegnanti e personale ATA, riduzione del cuneo fiscale: a giugno aggiornamento delle retribuzioni. L’annuncio del Ministero dell’Economia e delle Finanze
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha annunciato che la riduzione del cuneo fiscale verrà finalmente implementata nelle retribuzioni dei lavoratori pubblici a partire dal mese di giugno.
L’informativa, resa pubblica in seguito a una richiesta di delucidazione dal quotidiano “La Repubblica”, conferma le indiscrezioni emerse recentemente sui principali portali legati al settore scolastico e ai lavori nel pubblico impiego. Il Mef ha specificato che:
“il beneficio derivante dal taglio del cuneo fiscale sarà applicato nelle buste paga dei dipendenti pubblici a partire dal mese di giugno. Nello stesso mese, attraverso il cedolino ordinario, verranno inoltre corrisposti i relativi arretrati”
L’attesa si allunga per un altro mese, ma ora si ha la certezza di una data specifica.
Vantaggi fiscali: cifre e destinatari
L’importo che i dipendenti pubblici riceveranno in busta paga varierà in base alla loro posizione, ma il valore medio si aggira attorno agli 80 euro al mese, con punte che possono arrivare a 120 euro per una ristretta percentuale di lavoratori. A giugno, grazie anche agli arretrati accumulati dall’inizio dell’anno, l’incremento totale potrebbe avvicinarsi ai 400 euro per ciascun lavoratore. Questo beneficio interessa coloro che hanno un reddito lordo annuale non superiore a 40 mila euro.
Funzionalità del taglio del cuneo fiscale nel 2025
Si tratta di un’iniziativa volta a supportare i redditi medio-bassi, che ha sostituito la decontribuzione a partire dal primo gennaio 2025. Di fatto, consiste in una diminuzione dei contributi a carico del dipendente, con l’obiettivo di incrementare il reddito netto visibile nella busta paga. Sono coinvolti tutti i lavoratori del settore pubblico.
Nel delineare i principali punti per la scuola nella Legge di Bilancio 2025, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, lo scorso novembre, affermava: “Con il taglio del cuneo fiscale fino a 40 mila euro lordi, tutti i membri del personale scolastico beneficeranno, in via definitiva, di un aumento salariale pari al 6/7%.”
La novità per gli stipendi era quindi il taglio del cuneo fiscale fino a 40 mila euro lordi, una misura che consentirà a un numero maggiore di insegnanti e personale ATA di trarne vantaggio dal proprio stipendio mensile.
Dettagli sul nuovo sistema di riduzione del cuneo fiscale
Reddito da lavoro dipendente rapportato all’anno | Percentuale applicata |
Fino a 8.500 euro | 7,1 % |
oltre 8.500 euro e fino a 15.000 euro | 5,3 % |
oltre 15.000 euro e fino a 20.000 euro | 4,8 % |
La percentuale viene definita in base al reddito da lavoro subordinato annuo e si applica al reddito dichiarato solo per i lavoratori dipendenti con un reddito totale superiore a 20.000 euro, con una detrazione ulteriore proporzionata ai giorni lavorativi, stabilita in questo modo:
Reddito (euro) | Importo della detrazione (euro) |
Da 20.000 (compreso) a 32.000 | 1.000 |
oltre 32.000 e fino a 40.000 | 1.000 * [(40.000 – reddito) / (40.000 – 32.000)] |
oltre 40.000 | 0 |
Superando i 20mila euro, si attiva un sistema di detrazioni aggiuntive da inserire in busta paga: 1.000 euro per la fascia tra 20mila e 32mila euro, con un graduale calo fino a 40mila euro. Oltre tale soglia, si annulla completamente.