07/01/2022 – Ritorno in classe, Snals: il Governo ha dimostrato di non tenere in considerazione rischi per studenti e personale
“Con il decreto-legge dell’Epifania il Governo ha mostrato il suo vero volto nei confronti della scuola, degli alunni e del personale. Sono state introdotte misure che non tengono conto della reale situazione epidemiologica e della sua drammatica evoluzione, in sostanza, il Governo ha dimostrato di non tenere in alcuna considerazione i rischi per gli studenti ed il personale.
Così il Segretario Generale dello Snals, Elvira Serafini.
E aggiunge: “Con centinaia di migliaia di contagi al giorno viene stabilito che la situazione di rischio, senza alcuna dimostrazione scientifica, è legata al numero dei contagiati registrati in ogni classe, affidando la gestione della sicurezza all’auto sorveglianza, con la discriminazione tra vaccinati e non per il ricorso alla didattica a distanza. Si trascurano completamente le difficoltà legate alla contemporanea erogazione della didattica in due modalità diverse”.
“Nei due anni della pandemia non sono state adottate le misure necessarie a contenere il contagio: il potenziamento dei trasporti, il distanziamento fisico, lo sdoppiamento delle classi e un adeguato sistema di aerazione dei locali.
Il Governo sa fin troppo bene che i servizi sanitari territoriali non sono in grado di garantire i tracciamenti tempestivi dei contagi e che l’azione sistematica di testing, tra l’altro annunciata da mesi, non potrà essere realizzata in maniera costante.
Nei fatti il Governo ha scaricato totalmente sulle scuole e sui dirigenti scolastici compiti e provvedimenti che non appartengono loro e che finora sono stati sostenuti con grande sacrificio. Il Governo ha lasciato la verifica dei casi di positività degli alunni alle scuole, così come dello stato di vaccinazione. Ben altra efficienza ha dimostrato, però, nel rendere in pochi giorni disponibile l’interoperabilità delle banche dati del SSN e del Ministero dell’Istruzione allorché si è trattato di consentire la verifica automatica dell’obbligo vaccinale dei lavoratori della scuola ai fini della loro sospensione dal servizio”.
“Il Ministero – evidenzia – non ha mostrato invece alcun interesse per garantire le condizioni di sicurezza del personale. Una serie di note e di suggerimenti hanno aggravato ancora di più il dettato normativo imponendo l’obbligo vaccinale addirittura a coloro che sono impossibilitati a svolgere le attività lavorative perché malati. Crediamo sia giunto il momento per il Ministro di prendere atto della situazione e di adottare misure serie ed adeguate.
Durante la pausa natalizia c’è stata una radicale inversione di tendenza dei parametri della pandemia e la sola buona volontà della comunità scolastica non potrà sostenere il peso delle difficoltà connesse alla gestione del contagio.
Il personale della scuola e i dirigenti scolastici stanno rivolgendo autonomi e accorati appelli al Governo per una temporanea sospensione delle attività in presenza nell’attuale fase critica.
Il nostro Esecutivo ripete solo che sono state stanziate risorse per le infrastrutture e le tecnologie dimostrando una totale mancanza di attenzione”.
“Per lo Snals-Confsal – conclude – al primo posto deve esserci la salute degli alunni e dei lavoratori e non gli interessi economici o le dimostrazioni di forza.
Lo Snals-Confsal è pronto a sostenere ogni iniziativa che dia modo alle scuole di organizzarsi al meglio per garantire la sicurezza degli alunni e del personale, come è pronto a porre in atto azioni di lotta per difendere il diritto costituzionale alla salute”.