10/03/2021 – Misure relative alla didattica presso le istituzioni scolastiche nella Regione Veneto.
Come è noto (ne abbiamo parlato il 6.3. u.s. -scheda 222-) la sospensione di tutte le attività e il loro svolgimento esclusivamente a distanza in tutte le scuole di ogni ordine e grado – indipendentemente dalla “colorazione “ della Regione – possono essere disposti dai Presidenti delle regioni o province autonome nelle aree, anche di ambito comunale, nelle quali:
- siano state adottate misure stringenti di isolamento a causa della circolazione di varianti di SARS-CoV-2 ad alto rischio di diffusività o resistenti al vaccino o capaci di indurre malattia grave,
- l’incidenza cumulativa settimanale dei contagi sia superiore a 250 casi ogni 100.000 abitanti,
- siano richieste da una motivata ed eccezionale situazione di peggioramento del quadro epidemiologico.
La Regione Veneto con l’ Ordinanza n. 36 del 9 marzo 2021 recante : Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da virus COVID-19. Ulteriori disposizioni in materia scolastica, ordina le misure da disporre:
- Il SISP (Servizio di igiene e sanità pubblica)competente per ciascun distretto informa le scuole del relativo territorio dell’avvenuto superamento del livello di contagio di 250 casi su 100.000 abitanti (su base settimanale), con un preavviso di 48 ore alle scuole.
- Con il superamento dei 250 casi e con effetto dal giorno indicato nella comunicazione, è disposta la didattica esclusivamente con modalità a distanza per gli studenti a partire dalla seconda classe delle scuole secondarie di primo grado e per le classi delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, anche serali.
- Il SISP è autorizzato ad individuare anche classi di qualsiasi ordine e grado inferiori alla classe seconda delle scuole secondarie di primo grado ai fini della sottoposizione a didattica a distanza, in considerazione al al livello e all’evoluzione del contagio.
- Resta fermo lo svolgimento in presenza delle attività didattiche che richiedano l’uso dei laboratori e per l’effettiva inclusione gli studenti disabili o con bisogni educativi speciali.