12/11/2019 – PRECARIATO Il decreto legge 126 del 30 ottobre 2019

Il decreto 126/2019 fa uno, due, tre … passi indietro rispetto:

  1. all’Intesa del 24 aprile 2019:
  • erano previste, “in prima attuazione”, adeguate e semplificate modalità per agevolare l’immissione in ruolo del personale con 36 mesi di servizio, non “unicamente se prestato nelle scuole secondarie statali” ma senza esclusioni di ordine o grado di scuola;
  • erano previsti,”in via transitoria”, percorsi abilitativi riservati al personale con

pregressa esperienza di servizio di almeno 36 mesi.

 

  1. all’Intesa del 18 ottobre 2019:
  • sono stati dimenticati i diplomati magistrali.

Lo Snals ha proposto e ripropone una soluzione condivisa di salvaguardia dei rapporti di lavoro in corso:

All’art.4, comma 1bis della legge del 9 agosto 2018, n. 96, che ha convertito il DL 12 luglio 2018, n. 87 sostituire il termine 30 giugno 2019 con 30 giugno 2020.

Il decreto 126/2019 non ne fa menzione disattendendo gli impegni sottoscritti: L’Amministrazione si impegna ad individuare, in tempi brevi, l’idoneo veicolo normativo per consentire l’estensione al corrente anno scolastico del regime di salvaguardia dei rapporti di lavoro in corso… . Intanto i docenti sono licenziati.

L’intera questione va risolta definitivamente. L’avvio della soluzione potrebbe essere il ricorso alla compensazione. Tanti posti del contingente di immissione in ruolo ogni anno restano vacanti per mancanza … di personale e per mancato ricorso alla compensazione.

Anche quest’anno un gran numero dei posti destinati alle nomine in ruolo non sono stati attribuiti (vedi tabella a pag. 5) perché molti UAT e USR non hanno verificato la fattibilità della compensazione, peraltro prevista dalle norme e tuttavia disattesa:

Qualora le assunzioni non possano essere disposte sulla totalità dei posti assegnati, in assenza o per esaurimento delle graduatorie o perché sono venuti meno in sede di adeguamento i posti previsti in organico di diritto, è consentito, fermo restando il limite del contingente assegnato, destinare tali eccedenze a favore di altre graduatorie, avendo riguardo alla tipologia del posto di cui trattasi. Tale compensazione tra le classi di concorso dovrà avvenire, in relazione alle esigenze accertate in sede locale, con particolare riguardo agli insegnamenti per i quali sia accertata la disponibilità del posto. (DM n.688/2019 all. A, punto A1)

 

Lo Snals Confsal pone all’attenzione del MIUR questa inadempienza con l’obiettivo di garantire l’assegnazione a ruolo dell’intero contingente assegnato a livello nazionale e chiede la verifica delle condizioni, per ogni regione e provincia, affinché le eccedenze siano destinate a favore di altre graduatorie – comprese quelle del concorso straordinario per primaria e infanzia n. 1546/2018)con decorrenza giuridica 1.9.2019.

Un’ operazione indispensabile e urgente.

  

  1. all’Intesa del 1^ ottobre 2019:
  • inaccettabile l’esclusione dal concorso riservato per accedere ai posti di DSGA del personale Assistente Amministrativo che ha ricoperto tale incarico nella scuola per almeno tre anni. A differenza di quanto riportato nell’Intesa (anche in deroga al requisito della laurea specifica prevista per l’accesso dall’esterno) il decreto legge consente l’accesso al concorso ai soli laureati.
  • Il disegno di legge recante disposizioni in materia di abilitazione è collegato alla manovra di Bilancio.

Lo Snals chiede un percorso più celere e una chiara definizione di coloro che potranno partecipare. Serve a dare risposta a tutti coloro per i quali si è creata l’aspettativa di conseguire un’abilitazione e che ha prestato tre annualità di servizio in tutti gli ordini e gradi scuola (td, ti, abilitati, con CFU, IeFP, dottori di ricerca, IRC …).

Questi docenti potrebbero passare in seconda fascia di istituto, partecipare ai concorsi ordinari o alla mobilità professionale.

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Ogni provvedimento dovrebbe far fare dei passi in avanti. Qui ci troviamo a fare passi indietro.

Allora, addirittura meglio stare fermi.

Lo schema di DL di agosto, la cui origine era nell’Intesa del 24 aprile, tutto sommato, era … più conveniente.

Chiediamo di ripristinare le garanzie, le tutele e le opportunità offerte da quell’Intesa e il rispetto degli impegni sottoscritti successivamente.