08/04/2025 – Organici scuola, confermati i tagli: meno 5660 docenti dal 2025-2026, meno 2174 ATA dal 2026-2027. Blocco del turnover del 25% in tutta la PA. La circolare della RGS

La legge di bilancio 2025 introduce importanti novità per la gestione del personale nella Pubblica Amministrazione, con l’obiettivo di completare le riforme previste dal PNRR. Pubblicata la circolare della Ragioneria dello Stato con tutte le indicazioni operative.

L’articolo 1, comma 822, della legge n. 207/2024 stabilisce che le amministrazioni pubbliche dovranno rivedere i propri fabbisogni di personale, puntando su digitalizzazione, semplificazione e riorganizzazione. Tra le misure principali, è prevista una riduzione del turn over per il 2025, limitato al 75% delle uscite, con un conseguente taglio del 25% delle facoltà assunzionali.  L’intervento, che interesserà anche le autorità indipendenti e gli enti pubblici (esclusi quelli in forma di società per azioni), comporterà una riduzione complessiva di circa 15-20mila posti nella PA.

Tuttavia, alcune categorie, come polizia, vigili del fuoco, ricercatori universitari ed enti di ricerca, vedranno l’applicazione della misura posticipata al 2026, mentre per il personale ATA il taglio avverrà nell’anno scolastico 2026/2027.

Riduzioni e rimodulazioni negli organici della scuola

La scuola è uno dei settori più colpiti dalle disposizioni della legge di bilancio. A partire dall’anno scolastico 2025/2026, l’organico dell’autonomia sarà ridotto di 5.660 posti, come previsto dal comma 828. La riduzione riguarderà i posti comuni e quelli per il potenziamento dell’offerta formativa, mentre l’organico dei docenti di sostegno sarà incrementato di 1.866 posti nel 2025/2026 e di ulteriori 134 posti nel 2026/2027. Per il personale ATA, invece, la riduzione di 2.174 posti scatterà dall’anno scolastico 2026/2027.

La normativa prevede la possibilità di rimodulare tali riduzioni attraverso un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, garantendo comunque l’invarianza finanziaria. Inoltre, il Ministero dell’Istruzione e del Merito dovrà versare al bilancio dello Stato, entro il 1° settembre 2025, una somma pari ai 4/12 del valore finanziario delle riduzioni previste per l’anno scolastico 2025/2026.

Sugli organici, come abbiamo già scritto nei giorni scorsi, il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha incontrato i sindacati. Per i docenti confermando quanto già previsto dalla Legge di Bilancio. Anche per gli ATA i tagli sono confermati a partire dal 2026, ma il confronto tra le parti è ancora in corso.

Dai sindacati territoriali cominciano ad arrivare i primi numeri per l’anno scolastico 2025/26

  • – 244 posti in Sardegna 
  • – 600 cattedre in Sicilia

Impatti e gestione delle risorse

Le amministrazioni pubbliche dovranno adeguare i propri Piani Triennali dei Fabbisogni di Personale (i cosiddetti P.I.A.O.) alle nuove disposizioni, tenendo conto delle minori facoltà assunzionali. Il comma 832 consente di utilizzare i risparmi derivanti dalle assunzioni inferiori al turn over per incrementare i fondi destinati al trattamento economico accessorio del personale, entro il limite del 10% del valore dei fondi del 2016. Per la scuola, le somme derivanti dalle riduzioni di organico dovranno essere calcolate includendo voci come stipendio tabellare, tredicesima e oneri riflessi. La circolare della Ragioneria dello Stato sottolinea, infine, l’importanza di aggiornare i Piani integrati di attività e organizzazione per garantire un’applicazione uniforme delle norme e un contenimento della spesa pubblica.

CIRCOLARE

Fonte: Orizzonte Scuola