16/01/2025 – Pensioni, un taglio di 50 euro sul cedolino: chi sarà colpito, quando e perché.
Pensioni, l’Inps preleverà 50 euro da alcuni cedolini dei pensionati: chi sarà colpito, a partire da quale data e per quale motivo.
Un’altra cattiva notizia è in arrivo per i pensionati: l’Inps ha comunicato che nei prossimi mesi ci sarà una riduzione di 50 euro sulle pensioni. Vediamo esattamente chi subirà questa riduzione, da quando e per quali motivi.
Dopo le recenti notizie riguardanti l’incremento di tre mesi dei requisiti per accedere alla pensione, l’Inps ha annunciato che dal giugno 2025 si applicherà una nuova riduzione di 50 euro. In realtà, non si tratta di un taglio reale, ma del recupero di somme che l’Ente previdenziale ha erogato in modo non appropriato nel 2022. Si riferisce ai bonus di 200 e 150 euro, introdotti con il Decreto Aiuto dal Governo Draghi per supportare i lavoratori e i pensionati con redditi inferiori a 35 mila e 20 mila euro nel far fronte all’aumento dei costi energetici.
Recentemente, l’Inps ha concluso le verifiche. Di conseguenza, chi ha richiesto il bonus senza avere i requisiti necessari dovrà restituire le somme ricevute. Si avverte che il totale del taglio potrebbe arrivare fino a 200 euro, corrispondente a quattro riduzioni mensili di 50 euro ciascuna.
Chi deve restituire la somma e le modalità.
L’Inps ha stilato un elenco di pensionati obbligati a restituire tali somme. A costoro è già stata inviata una comunicazione riguardante l’indebito, accessibile sulla “Piattaforma per la notificazione digitale degli atti della pubblica amministrazione – Send – Servizio Notifiche Digitali”. Alcuni pensionati saranno tenuti a restituire il bonus di 200 euro, mentre altri quello di 150 euro.
Come già detto, il rimborso non avverrà in un’unica soluzione, bensì sarà suddiviso in rate da 50 euro, che verranno trattenute direttamente dal cedolino della pensione a partire dal mese di giugno 2025. Se per qualche motivo non sarà possibile detrarre l’importo dalla pensione, gli interessati riceveranno un avviso di pagamento tramite l’app PagoPa.