01/10/2019 – NADEF Il 30 settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato la Nota di aggiornamento al DEF, detta anche NADEF per brevita’.
Il DEF è il documento che contiene le intenzioni di spesa e le previsioni di crescita e di indebitamento del governo, insieme alla descrizione sommaria delle principali misure che il governo stesso intende introdurre.
Il DEF si presenta ad aprile, mentre la nota di aggiornamento al DEF si presenta dopo l’estate.
Il Ministro dell’Economia ha già dichiarato che la prossima manovra sarà intorno ai 30 miliardi di euro e sarà espansiva, non restrittiva. Gualtieri ha anche parlato di una revisione della spesa ma senza tagli a scuola, sanità, università.
I passi successivi dell’iter di approvazione sono i seguenti:
– Entro il 15 ottobre il Parlamento deve procedere all’approvazione della Nota propedeutica alla legge di bilancio 2019.
– Entro il 20 ottobre deve essere presentato il testo del disegno di legge di Bilancio in Parlamento. Nel testo della Finanziaria che riguarda gli interventi per i prossimi 3 anni, sono inseriti gli obiettivi, la spesa e le riforme indicati nella Nota di aggiornamento al Def e poi anche nel decreto fiscale 2020.
– Entro il 31 dicembre la Legge di Bilancio 2020 deve essere approvata dal Parlamento.
– Il 31 dicembre la Legge di Bilancio 2020 deve essere pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
Di seguito il testo NADEF per Istruzione
Istruzione e competenze – CSR n. 2
LINEE PROGRAMMATICHE: Per stimolare una crescita duratura è fondamentale investire sulle nuove generazioni, garantendo a tutti la possibilità di svolgere un percorso di crescita professionale, sociale e culturale e creare le condizioni per il rientro di quanti hanno lasciato il Paese. Le dotazioni a favore della scuola pubblica verranno migliorate, anche da un punto di vista infrastrutturale. L’università e la ricerca verranno potenziate e il sistema di reclutamento verrà allineato ai migliori standard internazionali.
Nel comparto della scuola pubblica occorrono politiche dirette a limitare le classi troppo affollate e valorizzare, anche economicamente, il ruolo dei docenti,potenziare il piano nazionale per l’edilizia scolastica, garantire, con le Regioni, la gratuità degli asili nido e dei micro-nidi, ampliandone l’offerta soprattutto nel Mezzogiorno nonché quella del percorso scolastico per gli studenti provenienti da famiglie con redditi medio-bassi. Saranno contrastati infine la dispersione scolastica
e il bullismo.
Per garantire una maggior funzionalità e qualità del sistema nazionale di istruzione e formazione si rende opportuno ripensare i percorsi di formazione e abilitazione del personale docente. A tal fine verrà presentato alle Camere un disegno di legge collegato alla manovra di finanza pubblica.
Il sistema della ricerca va potenziato, favorendo un più intenso coordinamento tra centri universitari ed enti di ricerca, nel segno dell’internazionalizzazione.
Il sistema di reclutamento nelle istituzioni di alta formazione e di ricerca va allineato ai migliori standard internazionali e va rafforzato anche attraverso l’istituzione di un’agenzia nazionale, sul modello di quelle già attive in altri paesi europei, che possa coordinare e accrescere la qualità e l’efficacia delle politiche pubbliche per la ricerca. Vanno sperimentate nuove forme di finanziamento e incentivate formule innovative di partenariato pubblico-privato. Si deve, infine,
ripensare il modello di accesso ai corsi di laurea a numero programmato.
Lo scorso luglio è stato emanato un bando per la selezione di 120 docenti, esperti in materia di scuola digitale, per la promozione e la diffusione di nuove metodologie didattiche e la creazione di ambienti di apprendimento innovativi nelle scuole.
Nell’ambito della procedura di autorizzazione al reclutamento del personale docente per l’anno scolastico 2019/2020, a luglio è stato dato il via libera all’assunzione fino a 53.627 docenti, per la copertura di altrettanti posti vacanti e disponibili in dotazione organica.
Entro la fine del 2019 sarà bandito un concorso ordinario per coprire 16.959 posti della scuola dell’infanzia e primaria.
Inoltre, a luglio sono stati pubblicati i dati sulla dispersione scolastica che analizzano e quantificano il fenomeno dell’abbandono del sistema scolastico e formativo nella scuola secondaria di I grado, nel passaggio tra cicli scolastici e nella secondaria di II grado. Dall’analisi emerge che il fenomeno della dispersione scolastica è in diminuzione.
Ai fini della promozione dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, a luglio 2019 è stato approvato un decreto legislativo4 con cui vengono riviste le procedure da seguire per la redazione e l’aggiornamento del Piano Educativo Individualizzato (PEI) e le modalità di svolgimento del servizio di istruzione domiciliare da parte dei docenti di sostegno. Inoltre viene notevolmente
semplificato e accelerato l’iter di attribuzione delle risorse assegnate.
In tema di edilizia scolastica, a luglio sono stati firmati gli accordi tra il MIUR e la Banca Europea per gli Investimenti (BEI), la Banca di Sviluppo del Consiglio d’Europa (CEB) e la Cassa Depositi e Prestiti (CDP) che consentono lo stanziamento di 1,5 miliardi per interventi di ristrutturazione, messa in sicurezza, adeguamento alle norme antisismiche, efficientamento energetico e nuova costruzione di edifici scolastici. Le risorse saranno erogate da CDP a Comuni, Province e Città
Metropolitane tramite la concessione di mutui alle Regioni da parte di BEI e CEB (1.255 milioni erogati da BEI e 300 milioni da CEB).
Si ricorda infine che tra il 2019 e il 2033 sono previste risorse per l’edilizia scolastica: 1.410 milioni per la messa in sicurezza e l’adeguamento anti-incendio degli edifici scolastici e 1.020 milioni per l’adeguamento delle strutture per rischio sismico.