04/02/2025 – Idonei nelle graduatorie di merito per i concorsi pubblici PNRR 2023



Gli insegnanti che hanno ottenuto un valido punteggio nei concorsi pubblici, in particolare in quello del PNRR 2023, non si danno per vinti: con l’imminente avvio della procedura PNRR2 e le prove scritte programmate per febbraio di quest’anno, continuano a richiedere di essere inclusi nelle liste di merito per essere gradualmente assunti. Questa richiesta è stata anche inviata a Bruxelles, dove sembrerebbero emergere segnali di disponibilità: la Presidenza dell’Unione europea, rispondendo a un insegnante precario, ha chiarito che non ha il potere di costringere l’Italia ad assumere a tempo indeterminato i docenti attualmente a tempo determinato né di applicare procedure specifiche riguardo alle assunzioni.

Pare difficile rispettare la frequenza annuale dei concorsi Pnrr per titoli ed esami dei docenti, che hanno portato all’eliminazione delle graduatorie di merito concordata con Bruxelles dal precedente governo. Tuttavia, si sta trascurando il fatto che il Ministero dell’Istruzione di Viale Trastevere e anche il ministro Giuseppe Valditara hanno sostenuto questa frequenza annuale, come ribadito dallo stesso responsabile del Ministero durante il question time alla Camera il 12 luglio 2023.

Per quanto riguarda la lotta per il ripristino delle liste di merito per i partecipanti idonei del concorso ordinario del 2020, emerge un certo ottimismo sui possibili esiti di tale azione, suggerendo una possibile reintegrazione delle liste di merito in tutti i concorsi PNRR, mantenendo i diritti per coloro che si trovano in attesa nelle liste più anziane. Gli idonei del concorso 2020 potrebbero ricevere priorità.

Sembra che la prossima fase del dialogo con la Task Force PNRR della Commissione europea si concentrerà sulla riduzione del precariato. Negli ultimi dieci anni, si è registrato un aumento significativo delle supplenze a discapito della stabilizzazione degli insegnanti, che è fondamentale per garantire la qualità dell’insegnamento. Pertanto, dovrebbe essere accelerato il reclutamento a tempo indeterminato, diversificando le modalità di assunzione e ponendo maggiore enfasi su merito ed esperienza.

È giunto il momento di assumere direttamente dalle liste provinciali per le supplenze, quindi di implementare un doppio canale di assunzione: per affrontare il problema del precariato, con oltre 200.000 supplenti annuali stabili, è fondamentale non basarsi solo su concorsi per titoli ed esami, ma anche tenere conto delle liste di merito, come già avviene nei casi autorizzati dall’Europa per l’assistenza a studenti con difficoltà, dove i docenti vengono assunti direttamente dalla prima fascia GPS.