27/12/2023 – Il lavoro del docente si estende ben oltre le ore passate in aula: responsabilità e impegno che meritano riconoscimento non solo economico

L’attività lavorativa dei docenti non si limita alle sole ore in aula. Il CCNL 2006/2009 offre una chiara panoramica di questa realtà, con particolare riferimento all’art. 28 e all’art. 29 che delineano le “attività funzionali all’insegnamento”. Queste includono non solo la preparazione delle lezioni e la correzione degli elaborati, ma anche rapporti con le famiglie, riunioni collegiali e impegno in organi collegiali.

Ogni insegnante è tenuto alla preparazione delle lezioni e delle esercitazioni, un compito che, sebbene si riduca con l’avanzare dell’esperienza, rimane fondamentale. La stesura di programmazioni di materia, PEI, PDF, e PDP rientra in questa categoria. Tali documenti, essenziali per la personalizzazione dell’insegnamento, possono talvolta essere percepiti come una formalità, specialmente in caso di cambio di istituto.

Le attività collegiali e di coordinamento, come la partecipazione a consigli di classe e intersezione, sono vitali per l’organizzazione scolastica. Tuttavia, gli insegnanti affrontano spesso compensi irrisori per queste attività, che non sono obbligatorie e possono portare a situazioni di disparità nelle scuole.

La compilazione dei registri e la stesura di progetti finanziati sono attività quotidiane fondamentali, che contribuiscono alla qualità dell’offerta formativa di una scuola. La formazione continua è un obbligo in tutte le professioni e non fa eccezione nel mondo dell’insegnamento. La frequenza a corsi di formazione, sebbene sia una pratica difficile da esigere, è cruciale per garantire l’aggiornamento costante degli insegnanti. I colloqui con i genitori e le riunioni varie sono attività che spesso eccedono i tempi stabiliti, riflettendo le diverse problematiche scolastiche.

La questione delle ore extra da restituire alla scuola è complessa, specialmente per gli insegnanti coinvolti in attività di potenziamento o che lavorano presso gli Uffici Tecnici. Sebbene l’orario di lavoro settimanale di un insegnante sia almeno di 18 ore, la ripartizione tra insegnamento e attività funzionali resta oggetto di dibattito e contrattazione sindacale.

Fonte: Orizzonte Scuola