03/05/2022 – DL n. 36 del 30 aprile 2022 (già Decreto PNRR 2) – La valorizzazione dei docenti –

Dopo l’approvazione in CdM il 21 aprile 2022 e la diffusione di una bozza come Decreto PNRR2, ora finalmente il testo definitivo è stato pubblicato sulla GU come DL n. 36 del 30 aprile 2022 – Ulteriori misure urgenti per l’attuazione del Piano nazionale
di ripresa e resilienza (PNRR) – Il testo è trasmesso alle Camere e la conversione in legge dovrà avvenire entro il 30 giugno.

Argomenti che riguardano la Scuola:

  1. IL NUOVO SISTEMA DI RECLUTAMENTO
  2. LA FASE TRANSITORIA
  3. LA FORMAZIONE IN SERVIZIO INCENTIVATA E VALUTAZIONE DEGLI INSEGNANTI
  4. LA VALORIZZAZIONE DEI DOCENTI

Abbiamo già parlato nei giorni scorsi della Fase transitoria (del reclutamento) e della formazione docenti.
Oggi vi illustriamo la Valorizzazione docenti.

VALORIZZAZIONE PROFESSIONALITA’ DOCENTI

Per l’utilizzo degli stanziamenti nell’ambito del fondo per il miglioramento dell’offerta formativa (dall’anno 2022 euro 300 mln annui, introdotti con la legge di Bilancio 2022) è previsto che la contrattazione, anche mediante eventuali integrazioni al contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) di riferimento, è svolta nel rispetto dei seguenti criteri ed indirizzi:
a) valorizzazione dell’impegno in attività di formazione, ricerca e sperimentazione didattica;
b) valorizzazione del contributo alla diffusione nelle istituzioni scolastiche di modelli per una didattica per lo sviluppo delle competenze;
c) valorizzazione del personale docente che garantisca l’interesse dei propri alunni e studenti alla continuità didattica.

Nelle more dell’aggiornamento contrattuale è valorizzato il personale docente che garantisca l’interesse dei propri alunni e studenti alla continuità didattica (lettera c). Con decreto del Ministro dell’istruzione, da adottare entro il 30 giugno 2022, sono stabiliti i criteri per l’attribuzione delle suddette risorse, che tengono conto almeno degli anni di permanenza del docente nella stessa istituzione scolastica e della residenza o domicilio abituale in luogo diverso da quello in cui ha sede l’istituzione scolastica.

Allora, organo di gestione che stabilisce i criteri per la ripartizione e l’attribuzione dei compensi è la contrattazione di istituto. Ma perché la contrattazione si deve svolgere nel rispetto di criteri e di indirizzi definiti nella legge di Bilancio, in Decreti Legge o Decreti ministeriali?
Dunque la contrattazione è senza autonomia.