05/01/2021 – Numerosi i problemi aperti –

Il Segretario Generale dello Snals-Confsal, Elvira Serafini, ha partecipato al dibattito organizzato nel pomeriggio di ieri da Orizzonte Scuola con le OO.SS. sui problemi attuali della scuola e, in particolare, sul rientro previsto per il prossimo 7 gennaio.

Nel corso dell’incontro il Segretario ha risposto ad alcune domande poste dai moderatori Andrea Carlino (Orizzonte Scuola) e Alex Corlazzoli (Il Fatto Quotidiano).

In apertura è stato affrontato il tema del giorno: la riapertura delle scuole il 7 gennaio alla luce della determinazione in tal senso del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e della Ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina,   e l’opposizione di molti Presidenti di Regione, che si avviano ad assumere provvedimenti più restrittivi.

Al Segretario Generale è stato chiesto in quale direzione si dovrebbe intervenire per assicurare la riapertura. “Ci vuole un intervento a tutto campo -ha risposto Serafini. Le scuole hanno fatto tutto quello in loro potere per assicurare la riapertura, ma il problema è rimasto per tutto ciò che circonda le istituzioni scolastiche, come i trasporti. Inoltre, gli organici sono rimasti gli stessi, non c’è stato un aumento adeguato alle necessità sia di docenti che di personale Ata. Abbiamo chiesto, e ribadiamo la richiesta, di far slittare l’apertura dal 7 al 18 gennaio, tempo necessario per valutare gli effetti del periodo natalizio, per avere il tempo di analizzare gli andamenti dei contagi. Ma su questo abbiamo la necessità di un confronto con il Ministero dell’Istruzione, anche perché chiediamo misure specifiche, come un programma di tamponi per gli studenti e per gli insegnanti da effettuare prima del riavvio”.

Alla domanda diretta circa la propria disponibilità a sottoporsi al vaccino anti-Covid, il Segretario Serafini ha risposto affermativamente. “Lo farei immediatamente, se potessi. Ritengo che sia prioritario per tutto il personale scolastico potersi sottoporre su base volontaria alla somministrazione del vaccino, poiché viene a contatto con un gran numero di studenti per molte ore al giorno. Chiedo che il governo ascolti la richiesta del sindacato”.

Il dibattito è proseguito sulla didattica digitale integrata.

In particolare, è stato chiesto se lo Snals-Confsal è favorevole alla creazione di una piattaforma nazionale per la didattica a distanza. Nel ribadire che la didattica va fatta in presenza, ma che in emergenza è necessario usare tutti gli strumenti utili, Serafini ha sottolineato che una piattaforma nazionale è utile solo in quest’ottica emergenziale. “Più in generale -ha puntualizzato il Segretario- e come abbiamo più volte dichiarato, il contratto integrativo sulla DDI va rivisto all’interno del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro: restano infatti soluzioni imprecise a problemi complessi che non ci hanno permesso a suo tempo di firmare quel contratto sulla DDI”.

La discussione si è spostata, poi, sul rinnovo contrattuale con la richiesta di parere circa la possibilità di riconoscere nel contratto nazionale l’orario sommerso dell’attività dei docenti.

 “E’ così complessa l’attività di docenza -ha risposto Serafini- che è difficile racchiuderla in un pacchetto orario. Oltre alle ore di lezione frontali va tenuto presente che la preparazione delle lezioni è finalizzata a raggiungere ciascuno studente nella sua individualità e si alimenta, perciò, di ogni momento di riflessione da parte del docente nell’arco della giornata. Plasmare l’uomo e il cittadino di domani, questo è l’obiettivo di un lavoro che si fa per passione. Ed ecco perché è un lavoro che va retribuito adeguatamente, come quello delle altre componenti del personale scolastico, dai dirigenti al personale Ata”.

Il Segretario generale ha poi sollecitato l’apertura del tavolo per il rinnovo contrattuale nel quale dovranno trovare soluzione i numerosi problemi tuttora aperti, come quello dell’abolizione del vincolo quinquennale, che deve essere ricondotto a materia contrattuale, e che penalizza molti docenti in un momento difficile in cui il ricongiungimento familiare sarebbe importante.

Il lungo dibattito si è concluso con una nota più leggera, in cui Corlazzoli ha chiesto a tutti i partecipanti chi vorrebbero come ministro dell’istruzione. Serafini ha risposto non chi vorrebbe, ma come vorrebbe che fosse il ministro: “Vorrei che fosse aperto al dialogo e al confronto, nel rispetto dei rispettivi ruoli, e pronto ad ascoltare le proposte di chi, come il sindacato, si presenta al tavolo portando le istanze dei lavoratori che rappresenta. Se la Ministra Azzolina cambiasse in tal senso sarebbe la persona giusta”.

Print Friendly, PDF & Email