02/09/2020 – Il referente Covid –

E’ una nuova figura raccomandata alle scuole e ai servizi educativi dell’infanzia.

Il referente scolastico per COVID-19 può essere un docente, un ATA o lo stesso dirigente scolastico.

Svolge un ruolo di interfaccia con il dipartimento di prevenzione (DdP) in modo da creare una rete con le altre figure analoghe nelle scuole del territorio.

Deve essere identificato anche un sostituto per evitare interruzioni delle procedure in caso di assenza del referente.

Il referente scolastico per COVID-19 dovrebbe essere possibilmente identificato a livello di singola sede di struttura piuttosto che di istituti comprensivi e i circoli didattici, per una migliore interazione con la struttura stessa. Il referente del DdP e il suo sostituto devono essere in grado di interfacciarsi con tutti i referenti scolastici identificati,

Deve ricevere adeguata formazione sugli aspetti principali di trasmissione del nuovo coronavirus, sui protocolli di prevenzione e controllo in ambito scolastico e sulle procedure di gestione dei casi COVID-19 sospetti/ o confermati.

È necessaria una chiara identificazione, messa a punto e test di funzionamento anche del canale di comunicazione reciproca tra “scuola”, medici curanti (PLS e MMG) e DdP (attraverso i rispettivi referenti) che andrà adattato in base alla tecnologia utilizzata (es. messaggistica breve, e-mail, telefono etc.).

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Come è evidente si tratta di un incarico aggiuntivo rispetto alle ordinarie mansioni del docente e dell’ATA. Dunque non sussiste alcun l’obbligo di accettare l’incarico di referente scolastico per COVID-19.

L’eventuale accettazione dell’incarico da parte di docenti e ATA comporta un compenso da determinare in contrattazione integrativa. Ma deve gravare NON sul fondo  MOF bensì sul  Funzionamento.

Ritorneremo sull’argomento .