10/07/2020 – SETTEMBRE: COME SI RIPARTE?

Tanti piani, tanti documenti, ma il ritorno alla didattica in presenza avviene in un contesto di problemi irrisolti.

Coerentemente con la posizione di totale contrarietà espressa al Tavolo regionale, Snals Confsal e Gilda respingono  il Manuale operativo regionale.

Comunicato stampa congiunto delle Segreterie Regionali

Snals e Gilda del Veneto

SETTEMBRE: COME SI RIPARTE?

La scuola è una comunità educante e in essa ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera in armonia con i princìpi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia, e con i princìpi generali dell’ordinamento italiano (art.24 CCNL/2018).

LA SCUOLA NEL VENETO PER POTER RIPARTIRE HA BISOGNO DI CERTEZZE.

AL 1° SETTEMBRE DEVONO ESSERE ASSICURATE STRUTTURE SICURE CON SPAZI ADEGUATI

La questione centrale che la Scuola dovrà affrontare è contemperare il diritto alla salute ed diritto al lavoro, in un equilibrio dignitoso per entrambi, evitando l’insostenibile scelta tra salute e lavoro.

La ripresa delle attività deve essere effettuata in un complesso equilibrio tra

  • sicurezza, in termini di contenimento del rischio di contagio,
  • benessere socio emotivo di studenti e lavoratori della scuola,
  • qualità dei contesti e dei processi di apprendimento,
  • rispetto dei diritti costituzionali alla salute e all’istruzione.

Da: “ Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione per l’anno scolastico 2020/2021”. – Decreto MI n. 39 del 26.6.2020-

Con queste premesse, per la ripresa della scuola in presenza e in sicurezza  avremmo dovuto trovare impegni puntuali  sia nel Documento per la pianificazione delle attività scolastiche, educative e formative in tutte le Istituzioni del Sistema nazionale di Istruzione (Piano Scuola 2020-2021) sia nei documenti del Tavolo regionale.   Invece, il ritorno alla didattica in presenza avviene in un contesto di problemi irrisolti:

  • Sugli aspetti riguardanti le misure di prevenzione anticontagio vi è la necessità di più puntuali indicazioni, al fine di orientare in modo efficace gli interventi in ogni singola istituzione scolastica.
  • Il budget di risorse attualmente messe a disposizione dal Governo non è adeguato al reale fabbisogno.
  • Non ci sono stanziamenti considerevoli per interventi immediati sull’edilizia scolastica per adattare gli spazi alle misure contenitive del contagio CoVid e per reperirne di nuovi.
  • Non è stato previsto un incremento dell’organico ATA né una copertura totale dei posti di DSGA.
  • Ci ritroveremo con 66 scuole senza DS e 31 con reggenze. Sui DS, peraltro, si cerca di scaricare tutta la responsabilità – in qualità di datori di lavoro – delle tante criticità delle scuole in termini di (in)sicurezza quando sono gli Enti proprietari che dovrebbero provvedere.
  • Più che nuovi spazi è stata proposta una rimodulazione degli spazi già esistenti e comunque non tutti a norma già nella fase pre-Covid.
  • Per l’organico docenti, senza prevedere la stabilizzazione entro il 1° settembre dei precari che ne hanno diritto, vengono proposte varie soluzioni, ma a invarianza di organico. Ad esempio:
  • modelli modulari da 40 minuti per aumentare le unità orarie di insegnamento,
  • riduzione del “potenziamento”,
  • suddivisione delle classi in gruppi,
  • soluzioni miste di didattica in classe e a distanza per gruppi di studenti a rotazione.

Quasi a compensare queste carenze i documenti nazionale e regionale insistono molto su  soluzioni estemporanee circa la capienza degli spazi didattici, delle palestre, delle mense, dei laboratori; sulla gestione delle risorse professionali;  sulla gestione della didattica per ogni ordine di scuola; sulle forme di flessibilità; sulla formazione; sull’inclusione; sul ruolo delle comunità territoriali … .

Le OO.SS. ritengono il manuale elaborato dal tavolo regionale assolutamente non risolutivo e quindi irricevibile poiché, di fatto,  propone una sorta di commissariamento della scuola dell’autonomia   esautorando le competenze degli OO.CC. ed eliminando le relazioni sindacali, caricando tra l’altro i dirigenti di compiti e responsabilità che loro stessi ritengono insopportabili. 

L’emergenza va affrontata con la collaborazione e la condivisione di tutta la comunità educante ,degli OO.CC, della RSU, delle OO.SS. nel rispetto delle competenze previste per legge e nel rispetto del C.C.N.L. Qualsiasi intervento , sia esso proposto come linee,indicazioni,manuale,tavolo o anche solo suggerimento,che non ne terrà conto sarà ritenuto inaccettabile e impugnabile.

Pertanto, coerentemente con la posizione di totale contrarietà espressa al Tavolo regionale, le scriventi OO.SS. respingono  il Manuale operativo regionale.

I SEGRETARI GENERALI REGIONALI

 SNALS CONFSAL FGU–GILDA UNAMS   
 Daniela Avanzi Livio D’Agostino