17/02/2020 – Atto indirizzo ministero istruzione 2020 – Finalità
Finalità
L’atto di indirizzo definisce gli obiettivi che l’Amministrazione centrale dovrà conseguire nel corso dell’anno 2020, avendo a cuore l’unica finalità di riportare gli studenti e il loro futuro al centro del sistema di istruzione del Paese.
Gli obiettivi discendono dalle priorità politiche che saranno di seguito elencate. Essi, pertanto, saranno inseriti nella programmazione strategica del Ministero dell’Istruzione, al fine di essere tradotti in atti amministrativi concreti ed efficaci, diretti a migliorare il servizio che l’Amministrazione centrale rende alla comunità educante e al Paese.
Atto di Indirizzo politico-istituzionale per l’anno 2020 n. 002 del 7 febbraio 2020
La Ministra Lucia Azzolina ha firmato l’atto di indirizzo politico-istituzionale che definisce gli obiettivi del Ministero dell’Istruzione per l’anno 2020
La Ministra Lucia Azzolina ha firmato l’atto di indirizzo politico-istituzionale che definisce gli obiettivi del Ministero dell’Istruzione per l’anno 2020.
Si tratta del “documento che individua le nostre priorità d’azione, i nostri obiettivi. È un primo passaggio. Seguiranno le Linee programmatiche che presenterò nei prossimi giorni in Parlamento” dichiara Azzolina, che ha dato l’annuncio della firma con un video postato su Facebook, spiegando i contenuti dell’Atto.
“Ho voluto che al primo posto ci fossero le studentesse e gli studenti – spiega la Ministra -. Dobbiamo dare piena attuazione all’articolo 34 della Costituzione, far sì che la scuola sia davvero aperta e inclusiva e che i privi di mezzi possano anche loro arrivare ai più alti gradi dello studio con il nostro aiuto. Servono più risorse per questo, ma ci sono anche tanti fondi che non sono stati spesi e che possono essere recuperati. Dobbiamo pure pensare a una didattica più innovativa e coinvolgente. Abbiamo molte buone pratiche da mettere a sistema. Ci stiamo già lavorando”.
Tra le priorità, anche l’inclusione scolastica: “Dobbiamo aumentare il personale specializzato sul sostegno, fare più formazione e dare rapida attuazione alle nuove norme in materia. Il nuovo ciclo di specializzazione sul sostegno partirà a breve. Eredito una situazione non semplice, ma non mi tiro indietro. Ho insegnato sul sostegno e so quanto sia importante dare il giusto supporto alle famiglie e agli studenti”, prosegue la Ministra.
Il Ministero sta avviando anche “azioni mirate contro la dispersione scolastica che è diminuita, ma non abbastanza”. E soprattutto continua ad essere ancora troppo elevata al Sud e nelle aree più povere del Paese. “La scuola deve tornare ad essere un ascensore sociale. Per me lo è stata, vorrei che fosse così per tutti”, continua.
Per la Ministra è necessario “educare i giovani a una cittadinanza attiva, alla sostenibilità ecologica, sociale, economica promuovere l’innovazione e le competenze digitali: saranno anche queste priorità del nostro Ministero, in raccordo con le scuole. Stiamo chiudendo le Linee guida sull’educazione civica e faremo partire quanto prima la formazione dei docenti. Bisogna diminuire drasticamente la burocrazia, il personale non può essere soffocato da incombenze farraginose che rischiano di distogliere da tutto il resto. C’è tanto da fare, ma vogliamo farlo”.
“Promuoveremo una maggiore alleanza scuola-famiglia nel rispetto dei ruoli di tutti – aggiunge Azzolina -. E la formazione per tutto il personale, compresi gli Ata, sempre dimenticati. Ce n’è davvero bisogno. Daremo regole certe per l’accesso alla professione docente. Bisogna cominciare a programmare davvero i concorsi per evitare che in futuro si ripeta quello che è successo in questi ultimi dieci anni: una cronica mancanza di insegnanti a causa di regole incerte e concorsi a singhiozzo”.
“Chiudo con una cosa che mi sta molto a cuore: in questi mesi ho ricevuto centinaia di messaggi da parte di supplenti pagati con pesante ritardo. Da supplente purtroppo era successo anche a me e so che fatica si faccia. Fra le priorità c’è anche il nostro impegno a garantire pagamenti più rapidi nei confronti di chi fa un lavoro importante nelle nostre scuole”, conclude la Ministra.