04/02/2020 – REGISTRAZIONE DI CONVERSAZIONI SUL LUOGO DI LAVORO – Si può fare

Dalla Sentenza della Corte di Cassazione n. 12534, pubblicata il 10 maggio 2019.

 

Le registrazioni di conversazioni sul luogo di lavoro costituiscono una prova legittima, anche se avvenuta all’insaputa dei colleghi. Naturalmenteil contenuto delle registrazioni deve essere pertinente con la tesi che si sostiene in giudizio.

Infatti, il diritto di difesa è considerato prevalente sulla tutela della privacy e perciò il lavoratore può produrre in giudizio queste conversazioni.

Per maggior chiarezza diciamo che il caso esaminato tratta di un  lavoratore licenziato per giusta causa. Tra i comportamenti contestati rientrava anche la registrazione delle conversazioni all’insaputa dei colleghi.

I giudici – riguardo alle registrazioni – hanno valutato la condotta del tutto legittima, ma solo  se è finalizzata a precostituirsi un mezzo di prova contro il datore per una causa futura o imminente, purché il contenuto delle registrazioni sia pertinente con la tesi che si vuole sostenere in giudizio.