02/10/2019 – INTESA SUL PRECARIATO Firmata ieri al MIUR Intesa per la stabilizzazione del personale precario.

Giudichiamo positivamente l’inizio di un percorso che a quanto parte si va a delineare in maniera costruttiva.

E’ questo il giudizio di Elvira Serafini, segretaria generale dello Snals all’uscita dall’importante incontro tra i sindacati della scuola FLCGIL, CISL, UIL, SNALS e Gilda e il ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti.

“Abbiamo chiesto un aumento dei posti messi a concorso, che superi le 24.000 unità”, precisa Serafini, “e il ministro non ha rigettato questa richiesta, vedremo in futuro”.

L’incontro ha portato all’intesa  

  • per la stabilizzazione del personale precario (decreto legge)
  • e per l’avvio dei percorsi per abilitazione e immissione in ruolo (disegno di legge).

Un decreto legge che andrà al Consiglio dei ministri nei prossimi giorni consentirà di bandire, contestualmente al concorso ordinario, un concorso straordinario per almeno 24.000 posti nella scuola secondaria di primo e secondo grado riservato ai docenti che abbiano almeno tre anni di anzianità nella scuola secondaria, uno dei quali nella classe di concorso per la quale concorrono.

Il concorso prevederà una prova computer based che si supererà con un punteggio minimo punteggio di 7/10. Durante il periodo di prova i vincitori, se non in possesso, dovranno acquisire i 24 Cfu con oneri a carico dello Stato. Il periodo di prova si concluderà con una prova finale nella quale gli interessati dovranno dimostrare di saper condurre una lezione.

Valuterà la prova il comitato di valutazione composto anche da un membro esterno. I docenti che non rientreranno nei 24.000 posti ma conseguiranno il punteggio minimo di 7/10, se titolari di un contratto almeno sino al 30 giugno, sosterranno una prova orale selettiva abilitante. Anche in questo caso dovranno acquisire i 24 Cfu.

Disegno di legge recante disposizioni in materia di abilitazione

Il Ministro si è impegnato  a presentare al Consiglio dei ministri un disegno di legge collegato alla manovra di finanza pubblica, da stilare a seguito di un confronto approfondito con le

organizzazioni sindacali, che disciplini percorsi strutturali di formazione e abilitazione del personale docente.

________________________________________________

L’intesa prevede anche l’immissione dei vincitori del concorso 2016 e 2018, su base volontaria, in una regione diversa rispetto a quella della graduatoria di appartenenza. “Abbiamo chiesto un aumento dei posti messi a concorso, che superi le citate 24.000 unità”, precisa Serafini, “e il ministro non ha rigettato questa richiesta, vedremo in futuro”.

 “Abbiamo preteso e ottenuto dal ministro l’impegno scritto ad attivare tavoli in merito a problemi urgentissimi inerenti tutto il personale. Uno tra i più urgenti riguarda i diplomati magistrale. Sappiamo che ci sono tante sentenze negative e non possiamo permetterci che tanta gente venga licenziata in corso d’opera. L’impegno è che debbano rimanere sul posto fino al 30 giugno. Sarebbe non solo una salvaguardia per i posti di lavoro ma parimenti una garanzia per la continuità didattica di tanti alunni. L’alternativa sarebbe il caos nelle scuole. Non è pensabile che durante l’anno tante persone debbano essere costrette a lasciare la scuola e il lavoro iniziato con i propri alunni.

Tra gli altri punti  che abbiamo affrontato con il ministro e che sono oggetto della sottoscrizione dell’impegno c’è la situazione dei dottori di ricerca e dei docenti che si definiscono ingabbiati.

C’è poi l’impegno alla riapertura della stagione contrattuale.

Abbiamo chiesto in proposito che siano trovate risorse per gli stipendi, con un graduale adeguamento dei medesimi alle retribuzioni europee.

Infine è stato manifestato interesse anche per l’attivazione di tavoli tecnici in merito alla situazione del personale Ata e dei dirigenti scolastici”.

E’ previsto peraltro un bando di concorso per i DSGA facenti funzioni, con almeno tre anni di servizio nei precedenti otto.