SCIOPERO Sciopero il 17 maggio. Astensione da tutte le attivita’ non obbligatorie a partire dal 26 aprile e fino al 16 maggio.
Le Segreterie nazionali dei Sindacati Scuola,
FLC Cgil, CISL FSUR, UIL Scuola RUA, SNALS Confsal e GILDA Unams
alla luce degli esiti negativi del tentativo di conciliazione il cui esperimento è stato richiesto dalle OO. SS. in data 29 marzo u.s. (nota prot. 77/2019) e che ha avuto luogo il 4 aprile 2019 presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali,
proclamano
- lo sciopero generale di tutto il personale del comparto Istruzione e Ricerca per l’intera giornata del 17 maggio 2019,
- lo sciopero delle attività non obbligatorie nel settore scuola a partire dal 26 aprile 2019 e con termine il 16 maggio 2019,.
- per rivendicare
- L’astensione dalle attività non obbligatorie riguarda tutto il personale docente ed ATA della Scuola,
- Rinnovo del CCNL e salvaguardia della sua dimensione nazionale contro ogni ipotesi di regionalizzazione del sistema di istruzione e della ricerca
Il CCNL 2016-2018, già scaduto al 31/12/2018, è stato formalmente disdettato dalle OOSS, ma le risorse stanziate per il rinnovo nella legge di bilancio 2019 sono assolutamente insufficienti per concludere la trattativa. Occorrono inoltre risorse aggiuntive per superare quella che è una vera e propria emergenza salariale e ridurre così il divario stipendiale esistente rispetto alla media dei paesi Ocse.
La sottoscrizione, con urgenza, di un nuovo CCNL per il triennio 2019-2021, è importante anche per ribadire la centralità del Contratto Nazionale di Lavoro come strumento di potenziamento della funzione unificante che il sistema di istruzione e Ricerca svolge per l’intero Paese: diritti, doveri e salario debbono essere gli stessi, indipendentemente dal luogo in cui viene resa la prestazione lavorativa.
- Stabilizzazione precari.
Individuare una fase transitoria che riguardi i docenti di II e Terza fascia ai fini della stabilizzazione del lavoro nella scuola su tutti i posti disponibili, ivi compresi quelli che si libereranno per effetto dell’introduzione della quota 100 ai fini pensionistici. Sono evidenti i riflessi positivi che ne deriverebbero per il buon andamento delle attività didattiche, messe a rischio dall’eccessiva precarietà del lavoro che genera instabilità e discontinuità
- Personale Ata
Procedere ad un piano straordinario di assunzioni su tutti i posti liberi, alla riattivazione della mobilità professionale (art. 48 Ccnl 2007), al riavvio delle posizioni economiche (art. 50 Ccnl 2007), alla semplificazione amministrativa per eliminare confusioni e conflitti di competenza di altri Enti pubblici